Il ritardo mentale è una delle manifestazioni più comuni dell’alfa-mannosidosi.1
Appena l’età dei pazienti rende fattibile la misurazione del quoziente intellettivo (QI), quasi tutti mostrano un certo grado di ritardo mentale.2 I pazienti affetti da alfa-mannosidosi mostrano un rapido deterioramento della funzione cognitiva nelle prime due decadi di vita.3
Il decorso clinico dell’alfa-mannosidosi è stato studiato in 8 pazienti con insorgenza dei sintomi fra i 6 mesi e i 3 anni. Il primo sintomo era solitamente lo sviluppo ritardato del linguaggio o delle funzioni motorie o mentali, spesso accompagnato da infezioni ricorrenti.4
Per quanto riguarda le disabilità del linguaggio, alcuni pazienti sono muti, altri si esprimono a monosillabi o bisillabi e altri ancora presentano un linguaggio discreto ma non adeguato all’età.5
In una pubblicazione del 2015 gli autori hanno valutato la funzione neurocognitiva e l’abilità nello svolgere le attività quotidiane in 35 pazienti affetti da alfa-mannosidosi. La disabilità intellettiva è stata riscontrata in tutti i pazienti, con il quoziente intellettivo che variava fra 30 e 81.6
L’alfa-mannosidosi è inoltre associata a un rischio maggiore di sintomi psichiatrici, che interessano circa il 25% dei pazienti: l’esordio avviene in genere dalla tarda pubertà alla prima adolescenza.5 Gli episodi sono per la maggior parte di durata limitata, fra le 3 e le 12 settimane, e possono essere ricorrenti. I sintomi sono spesso:5
- confusione;
- allucinazioni;
- ansia;
- depressione.